Poetico femminile

Il crudele sultano di “Le mille e una notte” Shahryar, per vendicarsi dell’infedelta’ della prima moglie, ogni giorno sposava una fanciulla diversa per ucciderla all’alba dell’indomani. Solo Sherazade riusci’ a rimandare la sua morte giorno dopo giorno incantando il sultano ogni notte con i suoi racconti.

Sherazade raccontava per non morire.

Anche gli attori narrano per “vivere” con la loro arte.

In “Poetico Femminile” sette artiste (una musicista, cinque attrici ed un’attrice/acrobata), come altrettante Sherazade, narrano brevi racconti attraverso la poesia della parola, del canto, del corpo espressivo e della musica, dando vita ad uno spettacolo nel quale emergono vicende, ritratti e profili di personaggi femminili: sono mondi interiori di donne che si stagliano in uno spazio poetico abitato dagli scritti di vari autori che hanno “cantato” la donna nei modi piu’ differenti.

“Poetico Femminile” si configura sotto forma di “concertazione poetico-musicale” dove poesie, racconti, fiabe, ballate popolari, canzoni e musiche si avvicendano in un percorso di ricerca vocale dai ritmi inconsueti, talvolta aggressivi e dissacratori, altri dolci e accattivanti.

Parole, musiche, azioni sceniche e canto si intrecciano, dunque, per narrare vicende antiche e moderne in una raccolta di storie passionali che scandagliano l’intimo femminile toccando tematiche le cui radici affondano nell’esistenza umana e percorrono i sentieri dell’animo per ritrovare, di storia in storia, piccoli frammenti che rispecchiano i temi della vita cosi’ vicini ad ognuno di noi come l’amore, la violenza, la maternita’, la solitudine.

Una scenografia essenziale, un disegno luci che crea atmosfere suggestive e la proiezione di celebri dipinti di volti di donne (rielaborati graficamente con la tecnica del morphing), fanno da cornice ad uno spettacolo basato sulla “poesia” dei differenti linguaggi.

“La pittura e’ poesia silenziosa, e la poesia e’ pittura con il dono della parola” (Simonide).

PROGRAMMA

Voce fuori campo: “Le 1001 notte”

“Il posto di una donna” (Anonima pakistana)

“Cuore e mente” (E. Sitwell)

“Due ore fa” (P. Cavalli)

“Ritratto” (H. Hesse)

“A voce dolce” (P. Cavalli)

“Luna fino al mattino” (B. Achmadulina)

“Non ti domando” (D. Menicanti)

“Una decade” (A. Lowell)

“Penso che forse” (P. Cavalli)

“Minerva Jones” (E. L. Master)

“Teatro” (P. Cavalli)

“Monologo del non so” (M. Gualtieri)

“Castelli di rabbia” (A. Baricco)

“Amo in te” (N. Hikmet)

“Mi piaci quando taci” (P. Neruda)

“Vieni, entra e coglimi” (P. Valduga)

“Romeo e Giulietta” (W. Shakespeare)

“Siguirya” (F.G.Lorca)

“Un pesciolino” (P. Pasolini)

“Lettera a un bambino mai nato” (O. Fallaci)

“Cancion tonta” (F.G.Lorca)

“Fammi un ritratto del sole” (E. Dickinson)

“Danza della luna a Santiago” (F. G. Lorca)

“Anni settanta” (B. Achmadulina)

“Io vorrei” (G. Marini)

“Spazio spazio io voglio” (A. Merini)

“Bella e il vento” (F. G. Lorca)

“La volpe e il sipario” (A. Merini)

“La follia” (Anonimo)

“Figlio della luna” (Mecano)

“Proprio oggi sono stata a San Vittore” (D. Fo)

“La Terra Santa” (A. Merini)

“Eva” (L. Blaga)

“Esorcismo” (B. Achmadulina)

“Ballata per una baldracca” (A. Evtusenko)

“Donna Rosita” (F. G. Lorca)

“Il figlio del dolore” (A. Celentano e Nada)

“Albergo a ore” (M. Monnot/ H. Pagani)

“Yerma” (F. G. Lorca)

“Unu cantu” (A. Parodi)


Regia di Valeria Pilia e Gianfranco Angei

Con: Valeria Pilia, Marta Proietti Orzella, Manuela Ragusa,

Manuela Sanna, Virginia Viviano, Barbara Zedda.

E con Esmeralda Tola alla fisarmonica

Disegno luci e scene: Gianfranco Angei. Costumi:Valeria Pilia. Responsabile tecnico: Giorgio Sitzia. Fonico: Alberto Tremendo. Elaborazioni grafiche: Maurizio Beretta. Amministrazione: Stella Leone. Responsabile dell’organizzazione: Silke Spiga