I tre porcellini

I TRE PORCELLINI, ovvero come salvarsi dal lupo e non solo un can can di danze, gags e canzoni sulle musiche di Vinicio Capossela 3° Classificato al XXVI Festival Nazionale di Teatro Ragazzi di Padova Ispirato a “I tre porcellini” di Charles Perrault, una delle fiabe più diffuse e amate nel mondo, lo spettacolo, al cui titolo viene emblematicamente aggiunto il sottotitolo “ovvero come salvarsi dal lupo e non solo”, racconta il difficile e faticoso cammino per diventare grandi, fino alla costruzione di una casa da “abitare” come raggiungimento della propria indipendenza al riparo dalle insidie della vita. Avvalendosi della riscrittura della regista Valeria Pilia, lo spettacolo offre un’opportunità di analizzare con serenità e ironia quelle ansie e paure proprie dei piccoli e di provare, se possibile, a sorriderci sopra. In questa nuova fiaba, oltre ai tre classici protagonisti (uno di loro è una porcellina) e all’immancabile lupo, entrano nuovi personaggi: una premurosa e un po’ asfissiante mamma maiala, un babbo maiale che prende la fuga per le troppe responsabilità e una papera “tata” tuttofare; tutti quanti alle prese con la difficile arte di destreggiarsi nella vita, litigando, cercando coalizioni, affrontando amori o delusioni e infine cooperando per uscire dai guai. I tre protagonisti Dodo, Lollo e Fiffi, una volta cresciuti, salutano la mamma Maiala, per avventurarsi finalmente alla scoperta del mondo; ognuno porta con sé oggetti che definiscono la loro singolarità e che all’occorrenza si dimostreranno utili per affrontare questa grande avventura: ma saranno sufficienti a tenerli lontani dai guai e dai cattivi incontri? Ricorderanno gli insegnamenti di Mamma Maiala? Cosa succederà quando Fiffi incontrerà il lupo Accio, gentile e seduttore? Riusciranno Dodo, Lollo e Fiffi a beffare questo lupo cattivo? Metteranno da parte i loro litigi per unire le loro idee e ingannare il lupo? Ma chi è veramente il Lupo? Chi di noi lo conosce davvero? E il finale? Una sorpresa del tutto imprevedibile. Ma non solo: questa fiaba, tra gli altri, ha anche lo scopo di parlare agli adulti, facendoli riflettere e permettere loro di riconoscersi nelle varie contraddizioni e nelle piccole violenze involontarie operate quotidianamente sui bambini.

REGIA Valeria Pilia

Testo originale e regia di Valeria Pilia

ATTORI Con: Valeria Pilia, Manuela Sanna, Manuela Ragusa, Marta Proietti Orzella

Ideazione scenografica, maschere e costumi: Valeria Pilia Realizzazione maschere: Graziano Viale

Realizzazione Scenografia: Antonio Belardi

Sartoria: Emma Ibba – Olga Scioni

Luci: Wesley Cotza

Musiche: Vinicio Capossela