FILA LA FIABA

(laboratorio multidisciplinare di teatro per scuole primarie)

 

Per gli Actores Alidos l’arte del teatro è l’eccellenza di quella forma interattiva di diversi linguaggi che “tira i fili” delle varie arti legate tra loro (parola, immagine, gesto, musica, azione, canto, etc.), configurandosi prezioso strumento formativo e multidisciplinare tale da offrire uno stimolo insostituibile di attivazione dinamico-relazionale, emozionale e culturale, strettamente connesso allo sviluppo e al potenziamento della sfera della “comunicazione” e del “pensiero”.

Diversi autori e artisti hanno fatto del “filare” una missione, che fossero fili di lana (Maria Lai e i suoi fili materici), fili di storie (Gianni Rodari e le sue storie al filo del telefono), fili di nylon (I Colla e le loro marionette) o fili di discorso (Dario Fo e il suo grammelot), tutti tendevano all’arte della comunicazione, a creare legami con gli altri.

Il Laboratorio didattico multidisciplinare FILA LA FIABA (di seguito nominato FILAFÌ) s’incentra sull’incontro del bambino con l’arte di “cucire le storie”, usando i fili della fantasia, della creatività, dei ricordi, per narrare fiabe, racconti, miti, leggende e comunicarle agli altri; esso nasce dall’idea di offrire molteplici possibilità di apprendimento di abilità e competenze necessarie per ridurre il rischio di “esclusione sociale”.

FILAFÌ, che utilizza il teatro come sfondo integratore di tutte le altre attività, si propone di supportare i giovani allievi delle scuole primarie nel loro percorso di crescita e maturazione, valorizzandone le capacità e le doti creative e promuovendo, allo stesso tempo, una riflessione orientata a costruire progettualità per il futuro. Si definisce e crea quindi uno spazio alternativo inteso come luogo di apprendimento e luogo ideale di stimolo al pensiero e al giudizio critico, per acquisire nuove modalità di interazione in cui il bambino possa portare se stesso, le sue emozioni e dove possa svolgere nuovi compiti e sperimentare nuovi linguaggi; un luogo ricco di stimoli che permettano loro di riconoscersi e di sentire lo spazio come proprio, farlo vivere e farlo parlare.

Attraverso un complesso processo didattico, il laboratorio FILAFI’ vuole portare i bambini ad “agire” usando linguaggi verbali e non verbali, a scoprire e usare le capacità espressive del proprio corpo e della voce, quali che siano le loro abilità, a fare emergere mondi interiori altrimenti rimasti inespressi, a riconoscere e valorizzare le proprie specificità creando rapporti di fiducia e di collaborazione e sinergia con gli altri nello sviluppo di una creatività produttiva.

La fiaba o la leggenda da “filare” viene scelta e concordata col gruppo interessato e i loro docenti secondo le esigenze socio didattiche e verte su tematiche quali ad esempio Emozioni, Bullismo, Famiglia, Diversità, Tolleranza, Legalità, Solidarietà, Multiculturalità, Rispetto dell’Ambiente e dei Beni Comuni; fiabe e tematiche diventano occasione di confronto, laboriosità condivisa, perché i bambini sono chiamati a partecipare alla creazione del testo, della drammaturgia, delle azioni sceniche, a produrre elaborati psicofisici (attraverso semplici tecniche attoriali e mimica) ed elaborati manuali (con tecniche scelte di volta in volta quali sagome per le ombre, burattini, etc), a costruire elaborati scenici, pittorici e scenografici; i bambini vengono coinvolti anche su scelte di basi musicali e sul disegno luci.

Parallelamente può venir creato un sito web cui possono accedere gli operatori, la scuola, i docenti e il gruppo interessato coi loro genitori, dove riportare documenti di momenti delle fasi e delle attività per un coinvolgimento maggiore dei bambini e della loro famiglia e per un ritorno di soddisfazione e concretizzazione dei lavori in itinere.

Nell’ultima parte del laboratorio i giovani partecipanti, singolarmente o in gruppo, sono chiamati a dar vita alle creatività sviluppate durante il percorso formativo, attraverso la forma di un esito scenico teatrale, dove poter esprimere parte dei risultati di crescita e sviluppo individuale e collettivo. L’esito finale, pur essendo momento importante per il gruppo di lavoro quale momento concretizzante della creazione collettiva, per noi ha lo stesso valore delle operatività precedenti e riassume per un pubblico esterno solo i risultati esteriori del percorso effettuato.

I veri risultati, infatti, saranno la socializzazione, il confronto, l’acquisizione di uno spirito di gruppo e di solidarietà secondo i principi d’incontro, comprensione e inclusione delle diversità, la consapevolezza di sé e l’acquisizione di autocontrollo, lo sviluppo dell’autostima, l’apertura e la relazione con gli altri, lo sviluppo delle capacità di organizzare un lavoro con metodo collettivamente e in autonomia, la capacità di gestire ed esprimere le proprie emozioni in modo creativo; ciò avrà comportato lo sviluppo delle capacità di ascolto, lo sviluppo d’interesse e motivazione verso la conoscenza e lo studio e l’atteggiamento positivo verso l’apprendimento anche in termini d’interdisciplinarietà. Saranno “i fili che avremo tessuto insieme ad aver tessuto quella tela” che sia in grado di offrire ai piccoli discenti la consapevolezza di poter creare e inventare alternative, nuovi bivi, poter scegliere di svoltare per strade alternative.